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Fine della moratoria. Dal 16 ottobre pronte a partire un milione di cartelle. Le possibili soluzione per assolvere al pagamento nel periodo emergenziale

Non c’è mai fine al peggio. In pieno periodo emergenziale dovuto all’aumento dei contagi da COVID 19, riprende da oggi 16 ottobre 2020 l’attività di riscossione coattiva dell’ADER, non solo nell’interesse dell’Amministrazione finanziaria relativamente al comparto dei tributi erariali,  ma, anche a tutela dei crediti vantati dagli Enti locali (IMU- TARI- TASI e Tributi minori). Infatti,  nelle ultime settimane,non ci sono stati interventi normativi finalizzati a prorogare la moratoria relativa all’attività di recupero dell’ADER che aveva congelato i termini per la notifica di titoli esecutivi , atti esecutivi in senso stretto e provvedimenti cautelari  Per cui, nei prossimi mesi, non solo l’ADER metterà a regime atti esecutivi riferiti a cartelle di pagamento già notificati ai contribuenti , ma, provvederà ad inviare nuove cartelle di pagamento. Il numero è stimato intorno al milione. Per cui. Molto importante, se non decisivo, al fine di evitare la notifica di atti esecutivi e pignoramenti, sarà capire come muoversi nel rispetto delle disposizioni previste dalla legge, evitando che gli atti diventino definitivi e, pertanto, prodromici rispetto all’inizio della procedura di esecuzione forzata che dovrà assolutamente essere evitata


Con la conversione in legge del Decreto Agosto riprendono da oggi  tutta una serie di invii da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione che erano state sospese  a causa  del Covid19. Considerando che nella legge di conversione non c’è traccia della proroga della moratoria, a partire dal 16 ottobre 2020, quindi da oggi,  riprende l’attività di recupero coattivo dell’ADER previo  invio di nuove cartelle di pagamento  pronte già a partire. Si è stimato un ammontare di titoli esecutivi che arriva a poco meno di un milione di cartelle di pagamento. Stessa cosa dicasi per le azioni cautelari  finalizzate ad assicurare l’esigibilità dei crediti nonché le azioni meramente esecutive disposte dagli artt 49  e ss del  DPR n°602/1973 che riguarderanno non più solo il comparto dei tributi erariali riconducibili all’Amministrazione finanziaria bensì anche il novero dei tributi locali, a seguito della modifica disposta dalla L.n°160/2019 (Legge di Bilancio 2020) con la quale è stato disposto l’avviso di accertamento esecutivo anche per i tributi degli enti locali. Riprende, pertanto, dal 16 ottobre 2020 nonostante il periodo emergenziale, tutt’altro che terminato, la notifica di fermi amministrativi su beni mobili registrati,  ipoteche immobiliari  e pignoramenti presso terzi ex art.72 bis del DPR n°602/1973.

Entro il 15 ottobre era  possibile presentare apposita domande di rateizzazione  per le cartelle di pagamento  e gli avvisi di pagamento già ricevuti prima della sospensione emergenziale.

Ma, dal 16 ottobre riprende altresì la decorrenza dei termini per effettuare i pagamenti relativi a cartelle esattoriali, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agenzia della Riscossione in scadenza dall’ 8 marzo (dal 21 febbraio per i residenti nella prima zona rossa).

Con riferimento a quest’ultima casistica, i contribuenti già destinatari  ex ante delle cartelle o degli avvisi di pagamento potranno  effettuare il versamento di quanto dovuto entro il 30 novembre 2020.Stessa cosa per i piani di rateizzazione in scadenza nell’intervallo di tempo che va dall’8 marzo al  15 ottobre 2020. Anche in questo caso  i pagamenti delle rate sospese dovranno essere effettuati entro il 30 novembre 2020.

Per le rateizzazioni già in corso alla data dell’8 marzo 2020 e per quelle presentate entro il 15 ottobre 2020, si decade dalla rateizzazione solo  se si verifica il mancato pagamento di dieci rate, anche non consecutive anziché cinque

Pertanto, sia coloro i quali hanno già una rateizzazione in corso poiché presentata all’ADER prima della moratoria, sia coloro che hanno presentato la richiesta di dilazione entro il 15 ottobre 2020, non solo potranno iniziare a versare a partire dal 30 novembre 2020, ma, potranno usufruire in pratica di dieci mesi prima di essere dichiarati dall’ ADER formalmente decaduti dal beneficio della rateizzazione. E’ questa una previsione normativa che potrà legittimare i contribuenti ad effettuare i primi versamenti anche a settembre 2021; fermo restano, la possibilità di effettuare i pagamenti ad intermittenza senza superare il limite massimo di dieci rate non pagate.

Per quanto riguarda gli adempimenti riconducibili  alla “Rottamazione -ter” e  al “Saldo e stralcio” sospesi dalla moratoria, in realtà non ci sono novità rispetto a quanto disposto dalla normativa di riferimento. Le rate in scadenza nel 2020 relative alla  “Rottamazione-ter” e al  “Saldo e Stralcio” dovranno essere normalmente  pagate entro e non oltre  il 10 dicembre 2020.

Anche per le nuove cartelle in partenza varranno le stesse regole salvo diverse disposizioni di legge che potranno arrivare a fine anno. In mancanza, anche per le cartelle di pagamento che l’ADER provvederà a notificare nelle prossime settimane verranno applicate le stesse regole e gli stessi benefici fiscali previsti per quelle notificate prima della moratoria.  Certo è che, la ripresa dell’attività di riscossione coattiva dell’ADER in un periodo assolutamente emergenziale (almeno fino al 31 gennaio 2021) pesa  come un macigno per  milioni di contribuenti che oltre a tutti i problemi che stanno affrontando dovranno da oggi (16 ottobre 2020) capire come muoversi per evitare la notifica di atti esecutivi oltre che di provvedimenti cautelari che l’ADER non tarderà a notificare. Per cui, come già segnalato, sarà fondamentale muoversi in sincronia con i benefici previsti dalla normativa di riferimento. Contestare in sede giudiziale e nei nei termini di legge gli atti esecutivi  nel caso in cui gli stessi si p restano a possibili motivi di doglianza; fondamentale è la richiesta di sospensione dell’esecuzione degli atti opposti che dovrà essere vagliata dal Giudice adito verificando  la coesistenza del fumus ma soprattutto del periculum in mora ossia del danno grave ed irreparabile che permetterà di bloccare l’esecutività della procedura almeno fino alla sentenza di merito. Diversamente,  in caso di mancata contestazione degli atti impositivi in sede giudiziale sarà opportuno attivarsi con piani di rateizzazione mirati beneficiando ovviamente delle dieci rate non consecutive derogabili rispetto al piano di ammortamento iniziale; servirà a dare un po di ossigeno al contribuente tra un pagamento ed un altro, ma, non servirà certo a dare liquidità di denaro a chi né è privo per mille ragioni, in un periodo a dir poco difficile.